martedì 20 aprile 2010

Benedetto XVI, guida sicura per proseguire un cammino iniziato due millenni fa (Casavola). Da assaporare!


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Un Papa Benedetto da Roma: toccante commento di Giuseppe De Carli. Da assaporare

Benedetto, il Teologo in cerca di governance: analisi interessante ma ingenerosa di Carlo Marroni

La nube islandese blocca e/o appieda i superpotenti della Terra. Solo l'umile lavoratore della Vigna del Signore approda senza intoppi a Malta :-)

Commovente incontro tra il Papa e otto vittime di abusi nella sede della nunziatura lontano dal clamore mediatico (Biccini)

Il testo della bellissima omelia del card. Caffarra in occasione del V anniversario della elezione di Benedetto XVI

Il pastore protestante Alain Joly spiega a Zenit perchè ha firmato l'Appel à la verité

Il viaggio del Papa a Malta: Dio ama tutti e la Chiesa non rifiuta nessuno. In un clima intenso e commosso l'incontro con otto vittime di abusi (O.R.)

Benedetto XVI come l'Apostolo Paolo: un felice naufragio (Alessandra Borghese)

Il Pontefice punta sull’approfondimento dei comportamenti e sul massimo impegno di fedeltà a Cristo (Galeazzi)

Il primo giorno del Papa a Malta nei commenti di Vecchi, Ansaldo, Maniaci e Marroni

I cinque anni di Papa Benedetto nella splendida analisi di Damian Thompson: per questo grande Papa è tempo delle riforme

I cinque anni di Benedetto XVI ed i nodi del passato. Nelle ultime settimane emersi i casi Groer, Maciel, lettera Castrillon (Apcom)

Il Papa: "Chiesa ferita e peccatrice ma non mi sento affatto solo"

La festa di Malta: l'editoriale di Giovanni Maria Vian

I cinque anni di pontificato di Benedetto XVI: La restaurazione dell'intelligenza (Alain Besançon)

La forza della ragione nel confronto con le altre religioni: il rabbino Jacob Neusner commenta il primo lustro di Papa Benedetto

Il commento di Salvatore Izzo sul rapporto fra Ratzinger e Wojtyla e sul famoso "caso" dell'abate H e del vicario Gruber mai promosso vescovo!

Suor Emmanuel Hofbauer: prego per Joseph Ratzinger dal 1959. Egli è un Vangelo vivente

Il Washington Post si schiera dalla parte della linea di fermezza del Papa: si è mosso con grande decisione

Il viaggio del Papa a Malta: il commento di padre Lombardi (Radio Vaticana)

Pedofilia, avvocato vaticano negli Usa ha ricevuto gravi minacce. Lena: Benedetto XVI ha fatto piu' di chiunque altro per combattere gli abusi (Ansa)

Interessante commento dell'Asca: ancora oggi Benedetto XVI è costretto a fare i conti con la complessa (e controversa) eredità di Wojtyla

I 5 anni di Benedetto XVI: il commento di Bernardo Cervellera (AsiaNews)

Il Papa a Malta: video speciali di YouTube

La prima vittima maltese a denunciare gli abusi: "Il Papa mi ha detto di essere orgoglioso di me". E anche Lawrence è orgoglioso di Benedetto (Salvia)

Lacrime del Papa con le vittime degli abusi nel V anno di Pontificato. Il commento di Marinella Bandini (Il Velino)

Vittorio Messori: Il dolore e la vergogna di cui parla il Papa vengono da autentica sofferenza, non sono certo melodramma ipocrita

Padre Chadwick ricorda commosso come 5 anni fa, subito dopo l'elezione di Benedetto, pianse di gioia e chiese di essere ammesso nella TAC

Royal (Faith and Reason Institute di Washington): Benedetto XVI e il santo coraggio (National Catholic Register)

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I cinque anni di Papa Benedetto e le responsabilità dei media: nota Sir

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Il racconto di Lawrence Grech che si dice "liberato" dall'incubo: «Ho visto Benedetto XVI piangere» (Stagno-Navarra)

VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE A MALTA (17-18 APRILE 2010): LO SPECIALE DEL BLOG

Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

L’anniversario

Ratzinger, guida sicura: fede e ragione convivono

Francesco Paolo Casavola

Il 19 aprile del 2005 Joseph Ratzinger, cardinale prefetto della congregazione per la dottrina della fede, veniva eletto Papa e assumeva il nome di Benedetto XVI. Professore universitario di teologia, tedesco di nazione, dovette forse apparire ai suoi elettori in conclave l’uomo idoneo a dare alla Chiesa una pausa di raccoglimento e di riflessione, dopo il lungo itinerario tra le moltitudini di ogni parte del mondo che aveva caratterizzato il pontificato di Giovanni Paolo II, il polacco Karol Woytjla.
Dopo cinque anni non sembra che quelle previsioni e attese abbiano colto nel segno. La vita della Chiesa non è predeterminata solo dal suo interno, ma anche dalla vita del mondo. Chi per poco sia informato sulla storia della Chiesa sa quanto gli eventi del mondo, le volontà degli uomini che ne sono coinvolti abbiano influenzato e talora prodotto mutamenti anche traumatici del suo cammino. Dopo l’universale consenso che aveva raccolto Giovanni Paolo II e la compassione suscitata dal doloroso calvario della conclusione della sua esistenza, chi avrebbe immaginato le tante manifestazioni di ostilità accese contro il suo successore?
Eppure Benedetto XVI si è presentato non con un disegno di egemonia culturale sulla società contemporanea, né di esclusivismo veritativo sulla pluralità delle fedi religiose professate in ogni continente, né di supremazia sui credenti tale da cancellarne la libertà di coscienza.
Egli con: le sue tre encicliche, Deus caritas est, Spe salvi, Caritas in veritate ha dato le credenziali della missione prescelta, l’esercizio del Magistero in forma argomentata, piana, persuasiva. La fede vuole incontrare la ragione non sopprimerla con la insondabilità dei misteri. La stessa vita di Gesù di Nazaret del 2007, non ancora completata del secondo volume, nel contrappunto tra il Gesù della storia e il Cristo della fede, risponde allo stesso canone del reciproco cercarsi della intelligenza dell’uomo e della verità di Dio.
Eppure questo maestro di una fede umile è accusato di offendere la razionalità del mondo moderno. Il rispetto ch’egli porta per le altre fedi abramitiche incontra rampogne.
I crimini sessuali commessi da sacerdoti, per non essere stati tempestivamente perseguiti, gli vengono imputati, quando egli unico e primo, nella via Crucis del 2005, denunciò la sporcizia nella Chiesa, e oggi chiede perdono alle vittime e proclama per la Chiesa un tempo di penitenza e perciò di grazia.
Di lui si dice che privilegia una continuità nella tradizione cattolica tale da attenuare il moto di mutamento aperto dal Concilio Vaticano II.
Ma i critici forse ignorano quanto le esperienze personali della vita di fede reclamino quella dimensione escatologica della Comunione dei santi, che rende compresenti tutte le generazioni trapassate, viventi e venture a sostegno di ogni attimo di esistenza credente. Non è forse troppo superficialmente mondano o impropriamente politico usare delle categorie di continuità o discontinuità per un Pontefice che vuole solo preservare da fratture e cesure il cammino metatemporale della Chiesa. Altra cosa è il progredire in questo cammino che è continua rinascita, riforma, rinnovazione. L’ispirazione evangelica deve investire tutti, uomini di chiesa e laici. Quando al Signore fu chiesto se fosse venuto a sciogliere dalla legge, egli rispose che non a sciogliere era venuto, ma a compiere la legge. Quale più alta continuità di questa, nella discontinuità tra l’Antico Israele che si tramanda nella fede cristiana?
Il quinquennio di Benedetto XVI sembra offrirci una guida sicura per proseguire un cammino iniziato due millenni fa e destinato a compiersi con la fine della storia umana.

© Copyright Il Mattino, 20 aprile 2010

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