lunedì 26 aprile 2010

Benedetto XVI a tutti gli educatori «Prevenire la violenza sui bambini» (Conte)


Vedi anche:

"Caso Monaco 1980", il NCR pubblica la lettera con cui Mons. Gruber smentisce categoricamente le "rivelazioni" dello Spiegel

Circolare sbeffeggia il Papa. E il governo inglese si scusa (Alfieri)

E ora il giustizialismo di Micromega condanna Benedetto XVI. Nel mirino c’è anche la Sindone (Zurlo)

Abusi su minore, si dimette un vescovo belga (Tornielli)

Secondo il Sunday Telegraph il Papa potrebbe annullare la visita nel Regno Unito a causa delle gravi offese ricevute

Il Papa: rafforzare la fede per sconfiggere il male. Fondata su una precisa convinzione la controffensiva di Benedetto XVI contro la pedofilia (Izzo)

Le vocazioni in un tempo difficile: Chiamati a vivere il Vangelo (Di Cicco)

Abusi in Belgio, le "particolari" dichiarazioni del card. Danneels. I media ovviamente glissano...

Padre Lombardi: Questo è tempo di verità, di trasparenza e di credibilità (Galeazzi)

Quegli 8mila accesi come 'pixel' (Liut). In pullman per Benedetto

Il Papa: nel mare digitale prendere il largo da cattolici (Muolo)

Abusi, stampa irlandese: Papa prepara mea culpa in vista del raduno dei sacerdoti (Adnkronos)

Regina Coeli: video di Skytg24

Il Papa: i pastori combattano per difendere dal male il loro gregge (Izzo)

Secondo la stampa irlandese il Papa starebbe preparando un "mea culpa" sulla pedofilia per giugno

Il Papa invita i sacerdoti a sostare davanti al Tabernacolo. Un saluto speciale all’associazione Meter (Radio Vaticana)

Pedofilia, "prevenire la violenza". Il Papa ringrazia tanti educatori (Tgcom)

Il Papa: genitori e sacerdoti i primi chiamati a coltivare le vocazioni (AsiaNews)

Il volume di Nuzzi sullo Ior discusso a Perugia. L'audio della conferenza (censurata dai media). Ottimi Galeazzi e lo stesso Nuzzi!

Il Papa: "Solo il Buon Pastore custodisce con immensa tenerezza il suo gregge e lo difende dal male, e solo in Lui i fedeli possono riporre assoluta fiducia" (Regina Coeli)

Card. Bertone: "Il celibato non ha nulla a che fare con la pedofilia" (La Vanguardia)

Mons. Léonard: Silenzio e occultamento appartengono al passato. Per recuperare la fiducia della gente c’è un solo strumento: la trasparenza (Marconi)

Benedetto XVI a tutti gli educatori «Prevenire la violenza sui bambini»

Un «grazie» particolare all'associazione Meter che combatte la pedofilia

Domitilla Conte

Roma

Il Papa ha ringraziato ieri e incoraggiato «quanti si dedicano alla prevenzione e all'educazione» nella Giornata nazionale per i bambini vittime della violenza promossa dall'associazione antipedofilia Meter.
«Ringrazia e incoraggia» genitori, insegnanti, catechisti e animatori di parrocchie, e anche i prelati che vi si dedicano con profitto, nonostante altri si siano macchiati di abusi. E a tutti i sacerdoti, nella giornata che la Chiesa dedica alle vocazioni, raccomanda «un'ascesi severa», ricordando loro che «solo il Buon Pastore custodisce con immensa tenerezza il suo gregge e lo difende dal male, e solo in Lui i fedeli possono riporre assoluta fiducia». Nella quarta domenica di Pasqua, ieri, si sono intrecciati vari eventi religiosi, comprese due proclamazioni di nuovi santi, una a Roma, celebrata dal cardianal Vallini, e l'altra a Barcellona alla presenza del segretario di Stato, cardinal Tarcisio Bertone. E anche i nuovi santi diventano occasione di riflessioni sullo scandalo degli scandali. Benedetto XVI, al Regina Coeli a piazza san Pietro, invita i sacerdoti a prendere esempio da Angelo Paoli, carmelitano fatto ieri santo a Roma, dedito agli altri in un'«intensa vita di penitenza», e da Josep Tous i Soler, fedele a Cristo nonostante le difficoltà sopportate «senza amarezza né risentimento».
Bertone, in Catalogna, auspica un maggiore impegno nella formazione del clero, ribadendo, in un'intervista a "La Vanguardia" antecedente alla cerimonia, che «non c'è una relazione diretta fra il celibato e il comportamento deviato di alcuni sacerdoti; anzi – aggiunge – è precisamente l'inosservanza del celibato che produce un progressivo degrado della vita del sacerdote, che cessa di essere un esempio, un dono, una guida spirituale per gli altri». Un concetto condiviso anche dal cardinal Martini. Il porporato torna a ribadire che il celibato «non è un dogma, ma una perla preziosa, e va custodito». E assicura che la Chiesa sta «superando una tradizione di omertà», auspicando che la lotta alla pedofilia non si fermi alla Chiesa.
E, mentre l'Anno sacerdotale promosso da Papa Ratzinger sta per concludersi (con un raduno internazionale di religiosi a inizio di giugno in Vaticano), il Pontefice si augura nuove vocazioni che nascano dalla «preghiera» e ribadisce cosa si aspetta dai «ministri ordinati»: «sappiano sostare volentieri davanti al tabernacolo», «aderiscano totalmente alla propria vocazione e missione mediante un'ascesi severa, si rendano disponibili all'ascolto e al perdono, formino cristianamente il popolo a loro affidato, coltivino la fraternità sacerdotale». Parole del giugno 2009, a scandali ancora lontani. Poi cita san Gregorio di Nazianzo che chiedeva a san Basilio vescovo di insegnare ai sacerdoti «la severità nella dolcezza, la serenità e la mansuetudine nell'attività, i combattimenti in difesa del gregge, le vittorie conseguite in Cristo».
Al "New York Times", intanto, tra i media più attenti alla pedofilia nella Chiesa, piovono lettere di protesta di prelati e semplici lettori che lo accusano di essere anti-cattolico. «È irresponsabile ignorare le continue rivelazioni», risponde il garante dei lettori Clark Hoyt. «Per quanto possa essere doloroso – ha affermato – il giornale ha l'obbligo di seguire la storia per dove essa porti, anche alla porta del Papa».
Tutto ciò mentre prosegue l'outing di alti ecclesiastici, obbedienti all'invito del Papa a non nascondere più nulla: ieri l'arcivescovo di Stoccolma, Anders Arborelius, ha riconosciuto la propria responsabilità – dichiarandosi pronto alle «conseguenze» – per non aver aperto un'inchiesta su un caso di abusi compiuti da sacerdote su due sorelle.

© Copyright Gazzetta del sud, 26 aprile 2010

Repubblica traduce l'articolo del NYT di ieri. Oltre ad essere una "excusatio non petita..." a me inizia a sembrare come una sorta di retromarcia rispetto alle accuse nei confronti del Papa.
Lo leggeremo...

R.

Nessun commento: