sabato 3 aprile 2010

Il Papa indica la via. Siamo di fronte ad una gigantesca operazione che punta a ridurre il mondo cattolico al silenzio (Sechi)


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C’è un giudice (ecclesiale) a Milwaukee. Il vicario dell’arcidiocesi accusa, con prove, la sciatteria del NYT (Rodari)

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Su segnalazione di Alessia leggiamo:

l'editoriale

Il Papa indica la via

Non siamo di fronte a un semplice «eccesso» o al «clamore». C’è molto di più. Siamo al cospetto di una gigantesca operazione che punta a ridurre il mondo cattolico al silenzio.

Mario Sechi

«Chi crede non è mai solo» dice Benedetto XVI. Nelle ultime settimane mi sono ritrovato tante volte a chiedermi quanto si siano sentiti soli in questi giorni i sacerdoti che in tutto il mondo lavorano per portare il messaggio di Cristo spesso in luoghi lontani, miseri, falcidiati dalla guerra e dall’intolleranza. La loro missione oggi è oscurata dallo scandalo degli abusi sui minori.
Fatti gravi che devono essere denunciati. Il Papa e il Vaticano hanno dato una risposta pronta, trasparente, unica nel suo genere. Sono poche le istituzioni in grado di guardare in faccia una realtà così difficile e istruire un processo di denuncia e riforma al proprio interno.
Sui media occidentali quest’opera di verità è stata messa in secondo piano, molti fatti sono stati distorti o occultati. I giornali e le televisioni - in particolare quelli americani, spesso legati a organizzazioni anticattoliche - hanno preferito giocare al massacro della figura del Papa e della Chiesa tutta. Non siamo di fronte a un semplice «eccesso» o al «clamore».
C’è molto di più. Siamo al cospetto di una gigantesca operazione che punta a ridurre il mondo cattolico al silenzio. Stare dalla parte delle vittime, accertare i fatti e recitare il mea culpa, per loro non basta. Vogliono di più.
Vogliono che la Chiesa cattolica sprofondi. Un gruppo di intellettuali francesi ha compreso la gravità di quanto sta accadendo e hanno diffuso un appello (ecco il sito web: www.appelaverite.fr) per cercare di ristabilire la verità e invitare i media a «un'etica di responsabilità». È un'iniziativa che ha il sostegno dei tanti laici cattolici che provano indignazione di fronte a una campagna che non punta alla verità ma alla demolizione della Chiesa. «Nel ribadire il nostro orrore davanti al crimine di sacerdoti pedofili - dicono i promotori - e la nostra solidarietà alle vittime, invitiamo i mass media (…) a un'etica di responsabilità che dovrebbe passare per un trattamento più deontologico di casi come questi».
I sessanta firmatari e le centinaia di uomini di cultura che hanno aderito, hanno ben compreso la gravità del momento. Un appello in Francia e non Italia. Eppure ce ne sarebbe bisogno anche nel nostro Paese. Le voci che si sono levate in difesa del Papa sono poche e spesso non vanno al di là della retorica d'occasione. Occorrono azioni concrete. I cattolici sono intimiditi da un clima di caccia globale che non risparmia nessuno: si confondono ad arte le responsabilità personali per trasformarle in colpa collettiva. Sei un essere da biasimare perché sei cattolico.
La Via Crucis ieri sera ci ha mostrato un Papa con la voce tranquilla. Le fiaccole accese nel buio. Il Colosseo inondato di luce. Il popolo di Roma in preghiera. Un momento emozionante che ci ha riportato tutti alle radici della Città Eterna. È la testimonianza che la Chiesa è più forte di questo movimento che digrigna i denti e mostra la faccia feroce. Basta leggere un saggio straordinario di Samuel P. Huntington, intitolato "La terza ondata", per capire che non sarà facile abbatterla. Il libro (edito in Italia da il Mulino) spiega che il cristianesimo e la democrazia vanno a braccetto. Dove regna l'autoritarismo, la Chiesa diventa un fattore di libertà.
Scrive Huntington: «Paese dopo Paese, la lotta contro l'autoritarismo è stata incarnata dal conflitto fra il cardinale e il dittatore. Il cattolicesimo è stato secondo solo allo sviluppo economico nel facilitare la democratizzazione degli anni Settanta e Ottanta». La Chiesa cattolica ha già sconfitto la chiesa del comunismo. Oggi i suoi nemici cercano di confinarla dentro un altro muro. Seguirà lo stesso destino di quello di Berlino: crollerà.

© Copyright Il Tempo, 3 aprile 2010 consultabile online anche qui.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti segnalo la riflessione del Prof. Giannino: Il Pregiudizio, l'odio preconcetto e la malafede verso la Chiesa di Benedetto XVI
http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=50705&idSezione=4
Alessia

Anonimo ha detto...

Ti segnalo anche questo articolo dal sito di Maurizio Blondet. E' piuttosto pesante, Raffa:
http://www.effedieffe.com/component/option,com_myblog/show,I-pedofili-Kosher.html/Itemid,272/
Dimmi cosa ne pensi :-)
Alessia

Raffaella ha detto...

Alla faccia :-)))
R.

gemma ha detto...

scusate l'O.T, ma.. non avete trovato strano lo scarso risalto dato dalla stampa alle parole di Martini, stavolta vere, nell'intervista a 30 giorni? Avesse detto cose gradite alla grande causa, sarebbe in prima. Nemmeno il corriere ne parla mi dicono se non rilegandolo in poche righe a fine articolo sull'indignazione ebraica. Eppure, in genere il cardinale Martini sul corriere ha sempre la prima pagina

Anonimo ha detto...

Oggi su Martini (versione Danton), sono usciti solo un trafiletto sulla Stampa e citazioni dentro l'articolo sull'ispezione nel Corriere, Sole e Giornale. Manca Repubblica dove però i vaticanisti e teologi abbondano.Eufemia