sabato 3 aprile 2010

La Santa Sede pensi di denunciare penalmente chi diffonde notizie false e pretenda rettifiche

Solo toccando certa gente laddove fa piu' male (il borsellino!) si puo' ottenere qualcosa.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Inizierei con il sanzionare i media che fanno della disinformazione. Un ottimo inizio sarebbe privare un po' di giornalistucoli dell'accredito vaticano.
Alessia

euge ha detto...

Già, infatti soprattutto in vista dei prossimi viaggi. Ricordiamoci che per molto meno, Navarro Valls lasciò a terra un giornalista che non si era ben espresso nei confronti di Giovanni Paolo II.

Raffaella ha detto...

Esatto!
Ricordiamo che Navarro Valls lascio' ai piedi della scaletta di un aereo l'allora vaticanista di Repubblica, Del Rio, colpevole di avere criticato Giovanni Paolo II per il gran numero di viaggi all'estero.
Si prenda esempio!
R.

Raffaella ha detto...

Io ed Euge abbiamo scritto la stessa cosa :-))
R.

Anonimo ha detto...

Eheheheh, ragazze!
:-)))
Alessia

gemma ha detto...

denunciare penalmente non è in linea con l'agire della Chiesa e in quanto al "pretendere" rettifiche lo credo inefficace perchè i cristiani nessuno li teme

Anonimo ha detto...

ROMA - "Un insulto ed un'impertinenza". Cosi' il segretario generale degli ebrei tedeschi, Stephan Kramer, ha commentato il paragone tra l'antisemitismo e le dure critiche rivolte alla Chiesa sulla gestione dei casi di pedofilia fatto ieri dal predicatore vaticano, padre Raniero Cantalamessa. "Ha fatto ricorso ai suoi metodi abituali - ha detto Kramer - utilizzati da decenni per coprire e nascondere le storie che infangano la Chiesa cattolica". (RCD)

Certo che dichiarazioni come queste spiegano molto sull'esistenza di "pregiudizi" antiebraici.
Questo personaggio ha letto il testo dell'omelia di padre Raniero?
Evidentemente no, altrimenti si sarebbe reso conto che egli riferiva solo i commenti di un amico ebreo circa la campagna anticattolica di questi giorni.
La Santa Sede o meglio, come caldeggiato da questo blog, una istituenda lega contro la diffamazione cattolica, citi in giudizio per diffamazione personaggi come questi. Si risponda colpo su colpo, senza lasciarne passare una. Come peraltro fa la Jewish anti defamation league!

Raffaella ha detto...

Anche io sono del parere che occorra denunciare.
La minaccia di sanzioni penali ma, soprattutto, di risarcimenti economici costituisce un deterrente formidabile e un invito alla prudenza.
R.

guglielmo ha detto...

Concordo pienamente; l'unico modo per far smettere questa serie di calunnie è intraprendere azioni legali.
Non è possibile che ogni giorno ci si svegli con una notizia risalente a minimo 20 anni fa che poi risulta essere infondata. Poi si fanno i sondaggi per vedere la popolarità del Papa...
Secondo voi quanto ancora continueranno con questo odioso giochetto?

Raffaella ha detto...

Per molto tempo, temo...ma piu' i giorni passano e piu' le zappe cadono sui piedi dei giornalai.
R.

Anonimo ha detto...

Prima la Chiesa contava su un consenso e una stima superiori alle statistiche dei praticanti.Ora quest'ultimi sono quasi uguali ai sostenitori. Finché le cose stanno così,i giornali bipartisan faranno a gara per spolpare l'osso e aumentare le loro tirature. Qualche girondino, tipo Martini, teme i giacobini, ma non vedo come fermare il Terrore. Eufemia

gemma ha detto...

ci vorrebbe qualche laico credente che ha tempo e denaro da investire o esperto in cose legali che faccia capire a qualcuno che chi sbaglia paga (in money money, i soli che in fondo governano il mondo), anche nel dare le notizie sui cristiani, non solo su musulmani, ebrei e politici. La Chiesa come istituzione non lo farà mai

Vatykanista ha detto...

TG3 ore 14:20 del 03/04/2010

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-1bc3ae8b-3639-46d3-b36c-7b456a3f00c6-tg3.html?p=0


Una vergogna assoluta. Disinformazia all'ennesima potenza. Persino esemplare in ciò, oserei dire.