giovedì 15 aprile 2010

Pedofilia, Massimo Introvigne: "Hans Küng immorale e scismatico" (Ansa)


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La grandezza di Papa Benedetto che, ancora una volta, si carica di ogni responsabilità. Mai un cedimento al vittimismo

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Pedofilia: la Chiesa si mobilita a favore del Papa (senza fretta!). Servizio di Stefano Maria Paci

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Lotta del Papa alla pedofilia, lodi lodi lodi a Skytg24 che ieri ha svolto il servizio pubblico che spetterebbe alla rai (e io pago...il canone!)

Politi sospeso fra la bacchettata sonorissima alla macchina curiale e l'elogio di Papa Benedetto (finalmente gli si riconosce "qualche" merito!)

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L'operazione trasparenza del Pontefice e i rapporti di potere nella Curia (Gagliarducci)

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Le poco pie illusioni di chi pensava a un Papa messo all’angolo ieri si sono infrante sul colonnato del Bernini in piazza San Pietro (Sechi)

Ora il Papa ha l'opportunità di liberarsi della inutile e vecchia guardia vaticana (Thompson)

Card. Ruini: la lettera all'Irlanda è solo l'ultimo attestato dell'impegno e della fermezza del Papa contro la sporcizia nella Chiesa (La Rocca)

Nuove bordate di Kung contro il Papa (le solite!). Una domanda: perchè Kung evita sempre di parlare del caso Maciel?

Il Papa doveva fare molto per impedire gli abusi. Sta facendo il massimo! Appello agli intellettuali italiani (Camon)

Piero Ostellino per “una difesa laica del papa”. Anche dai suoi alti prelati (Magister)

Mons. Liberati: «Papa Ratzinger non è responsabile di errori è tra i vescovi che c’è stata leggerezza»

Tiro al bersaglio sul Pontefice: il commento di Antonio Distaso

L'arcivescovo di Malta mons. Cremona ha incontrato sette vittime degli abusi

Il procuratore del Minnesota, Lisa Hanson, si appella direttamente al Papa chiedendogli di intervenire nel caso di padre Joseph Palanivel Jeyapaul (Galeazzi)

Pedofilia e omosessualità, articolo interessante su Mario Mieli (Tornielli)

Il Papa pronto a incontrare le vittime di abusi a Malta. Scossone negli Usa per l'inchiesta del National Catholic Reporter su Maciel (Ansaldo)

Questa dobbiamo segnarcela! Il presidente dell'Arcigay: Bertone senza memoria. Ricordi le parole di Papa Benedetto!

Il card. Hummes invita i sacerdoti a Roma per giugno e ricorda: è stato dimostrato che nessuno ha fatto tanto quanto Benedetto XVI contro gli abusi

Vaticano-Francia: nuovo scontro sui gay, ma Padre Lombardi getta acqua sul fuoco (Izzo)

No all’accanimento contro il Papa”. Intervista con Pietro Serra, dirigente nazionale dell’Associazione “Gioventù Cristiana” (Grana)

VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI A MALTA: LE DIRETTE PREVISTE

Il Papa nominerà un commissario per rinnovare i Legionari (El Pais)

Con un intervista e un libro anche don Georg difende Benedetto XVI (Paolo Rodari)

Il Papa ci ha già stupito con la sua indubbia dirittura morale, il coraggio di una battaglia condotta in solitudine senza alcun tentennamento, la parola offerta a tutti in modo sereno e comprensibile (Di Giacomo). Straordinario!

L’Arcivescovo di Malta incontra un gruppo di vittime di abusi sessuali

Il Papa pronto ad intervenire nei confronti dei Legionari di Cristo (El Mundo)

Altro durissimo colpo alla credibilità dell'ex vescovo Weakland: avrebbe ammesso che stracciava abitualmente i rapporti in cui si denunciavano abusi

I cinque anni di Pontificato di Papa Benedetto secondo Elisa Pinna (Ansa)

Card. Meisner: mi vergogno di come noi Tedeschi trattiamo Benedetto XVI. Gli Ortodossi non sono mai stati così contenti di un Papa

A proposito di Benedetto XVI: una riflessione sui meriti di Ratzinger, cardinale e Papa, nel caso Maciel (Varese News)

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Stéphanie Le Bars raccoglie le impressioni dei preti dai blog: Benedetto XVI pulisce le stalle di Augia lasciate dai suoi predecessori!

Dichiarazione di padre Lombardi sul dibattito seguito ad un'intervista del cardinale Bertone in Cile (Radio Vaticana)

Folla in Piazza San Pietro per il Papa che ricorda: Viviamo in un momento di grande confusione. Dio ci aiuti (Izzo)

La Consulta nazionale delle aggregazioni laicali invita tutti al Regina Coeli del 16 maggio 2010 in Piazza San Pietro per testimoniare affetto al Papa

C’è solo da sperare che questa escalation mediatica non arrivi ad ispirare qualche squilibrato (Giansoldati)

Il Papa: "Il sacerdote non insegna proprie idee, una filosofia che lui stesso ha inventato, ha trovato o che gli piace; il sacerdote non parla da sé, non parla per sé, per crearsi forse ammiratori o un proprio partito; non dice cose proprie, proprie invenzioni, ma, nella confusione di tutte le filosofie, il sacerdote insegna in nome di Cristo presente, propone la verità che è Cristo stesso, la sua parola, il suo modo di vivere e di andare avanti" (Catechesi)

Abusi, possibile incontro del Papa con le vittime maltesi (Mazza)

Uno striscione saluta il Papa come "Dolce Cristo in Terra" (Izzo)

Venti di guerra e crisi economica dietro gli attacchi al Papa (Maurizio d'Orlando)

Il Papa vedrà le vittime ma senza flash (Andrea Gagliarducci)

Il Papa: nella “grande confusione” di oggi, il sacerdote insegni la verità, cioè Cristo (AsiaNews)

Il vero contenuto della lettera del 1985. Ecco chi è contro il Papa e perché (Benedetta Sangirardi). Molto ben fatto!

Le interessanti, interessantissime, ricadute dello scandalo dei Legionari (Thompson)

Mons. Georg racconta in un libro i cinque anni di pontificato di Benedetto XVI. La trasparenza è uno degli impegni del magistero del Papa

Il coraggio di Benedetto XVI (Manuela Repetti)

Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

PEDOFILIA, INTROVIGNE: "HANS KÜNG IMMORALE E SCISMATICO"

(9Colonne) Pamplona, 15 apr

Dal Simposio Internazionale di Teologia di Pamplona, dove ha tenuto la relazione di apertura, il sociologo Massimo Introvigne si esprime in termini durissimi sulla lettera ai vescovi del teologo tedesco Hans Küng. "Si tratta di un esplicito invito allo scisma da parte di un personaggio che riceve grandi applausi fuori della Chiesa ma che gode invece di scarsissimo seguito fra i fedeli cattolici.
La lettera però è anche immorale perché per i suoi fini Küng mente sapendo di mentire quando afferma che il cardinale Ratzinger con la lettera De delictis gravioribus del 2001 rese più difficile perseguire i preti pedofili.
Al contrario, con quella lettera e con altre misure l'attuale Pontefice mise in atto un meccanismo di repressione dei casi di pedofilia molto più duro di quanto non fosse in precedenza".
Il sociologo va oltre e afferma che "i casi di abusi e di immoralità nel clero si sono moltiplicati, come i dati dimostrano, negli anni 1970 quando si è creato un clima di insofferenza e di dissenso nei confronti dell'insegnamento morale del Magistero nei seminari e nelle università cattoliche, di cui Küng è uno dei maggiori responsabili.
Dovrebbe essere piuttosto lui a rendersi conto che il vento seminato ha prodotto tempesta e a chiedere scusa al Papa e alla Chiesa".
"Forse - conclude il sociologo - lo scandalo creato da Küng è provvidenziale perché segna una linea di demarcazione: da una parte i cattolici fedeli al Papa, dall'altra uno scisma immorale che finalmente getta la maschera e rivela le complicità che legano il dissenso all'interno della Chiesa alle lobby laiciste che attaccano il Papa dall'esterno. La stragrande maggioranza dei fedeli sa perfettamente da che parte stare".

© Copyright (red)

Grandioso! Introvigne ha messo il dito nella piaga (di Kung).
R.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Esatto: sarebbe ora di riscoprire la scomunica. Pazienza per quelli che si scandalizzeranno e si allontaneranno.
Jacu

Anonimo ha detto...

Monumento ad Introvigne
Alberto

Anonimo ha detto...

Kueng è già guardato come un "profeta" dai media anticattolici, con la scomunica diventerebbe anche un "martire". Meglio lasciarlo a mollo nella sua brodaglia panteista... si dissolverà nel nulla da cui proviene!

Anonimo ha detto...

Concordo con Introvigne totalmente....

li.pa.

Luisa ha detto...

Fino a quando avrà un soffio di vita, Küng attaccherà Benedetto XVI e la Chiesa cattolica e lo farà dicendosi cattolico.
Non può fare più male di quanto abbia già fatto, ha la sua piccola corte, il suo fondo di commercio, media compiacenti, cattolici che non lo sono più da tempo, pur pretendosi l`élite intellettuale.
Chi lo segue nei suoi deliri monomaniacali, si oppone al Successore di Pietro, al Magistero petrino,.
Küng è già stato sanzionato,non è più abilitato a diffondere l`insegnamento cattolico, chi lo segue lo sa e se ne fa un vanto.
La divisione nella Chiesa è una realtà, l` unione con il Successore di Pietro è per molti Pastori solo una formula senza sostanza, unione puramente formale, tante comunità vanno per la loro strada, seguendo altri maestri.
Il permissivismo o medicina della Misericordia ha lasciato fare, ha tollerato, in certi casi legittimato gli errori, non ha curato, non ha corretto, e oggi Benedetto XVI si trova a dover guidare e gestire una Chiesa lacerata.

Anonimo ha detto...

sono contento che a stigmatizzare le dichiarazioni demenziali di quest'uomo sia statoun laico,un non teologo e sociologo,spero l'osservatore non risponda più a queste cose.
guai se un ecclesiastico questa volta parla,qui siamo a livello di cantina da bar,c'è un problema o di odio interiore e di scoppi di rabbia o di alcol.
occorre avere la compassione giusta per chi anziano e malato và compatito.
ciao pier

Maria R. ha detto...

Mi associo ad Alberto...monumento in tutte le piazze!

Anonimo ha detto...

Oggi il criterio di giudizio non è la verità ma l’accettabilità. La distinzione fondamentale non è fra tesi vere e tesi false, ma fra tesi accettabili e tesi “inaccettabili”.

Fatta la premessa, passo al caso concreto.

Da qualche settimana si discute pubblicamente di un tema spinoso, che si può sintetizzare in una domanda: esiste una relazione tra celibato ecclesiastico e pedofilia? Secondo il teologo Hans Küng, per esempio, “la regola del celibato” è “una delle cause strutturali” degli episodi di abusi sessuali sui minori, e pertanto andrebbe abolita. Per dirla in modo poco raffinato ma certo efficace, “la pedofilia è una conseguenza della castità forzata”: così Tullia Zevi, già presidente dell’Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane), la quale si domanda anche, accorata: “Quando mai lo capirà la Chiesa?”. Anche Corrado Augias individua un nesso tra pedofilia e continenza sessuale: “Il celibato non ha nulla di teologico né di evangelico”, dice, con la buffa superbia degli orecchianti (in realtà è vero l’esatto contrario: la sola giustificazione del celibato ecclesiastico è teologica ed evangelica): “E’ una decisione amministrativa quindi revocabile quando le circostanze sembrino suggerirla. Le circostanze francamente sembrano suggerirla”. Naturalmente sui giornali si leggono anche opinioni contrarie (per esempio questa). La tesi, insomma, è controversa, come suol dirsi, ma – ciò che conta – è considerata accettabile. Non è obbligatorio credere nel rapporto tra celibato e pedofilia. Forse, a pensarci bene, non esistono nemmeno studi e ricerche a sostegno di questa tesi, ed evidentemente ci sono molte statistiche che la rendono quanto meno problematica. E tuttavia: è una tesi che ha diritto di cittadinanza: se ne discute liberamente.

L’altro giorno però il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, è intervenuto in questa discussione in modo originale e imprevisto. Non c’è nessun legame tra celibato e pedofilia, ha detto. E però, ha continuato, molti psicologi “hanno dimostrato, e me l’hanno riferito recentemente, che esiste una relazione tra omosessualità e pedofilia”. Ecco, di quest’altra tesi (poi rettificata, ma il problema evidentemente non è questo) non si può, non si deve discutere. Per principio. Trattasi di argomento tabù. Non ci interessa se ci siano o non ci siano studi o ricerche in proposito, come sostenuto: semplicemente, non permettiamo che se ne parli o se ne scriva. Alcune reazioni all’intervento del cardinale sono state poi fin troppo esagitate: è addirittura intervenuto il ministero degli Esteri francese a rampognare Bertone (surtout, pas trop de zèle!, si vorrebbe suggerire al Quai d’Orsay, che è sembrato per un attimo trasformarsi in una sezione dell’Arcigay…).

In conclusione, secondo il criterio dell’accettabilità, dopo aver assistito al dibattito su celibato e pedofilia non assisteremo a un dibattito su omosessualità e pedofilia. Perché criticare il celibato si può, criticare l’omosessualità è vietato (e in certi Paesi, pure reato).

don Alessandro ha detto...

Grande Introvigne, parole giuste al monmento giusto. Il perchè Kung ha seguito negli ambienti laicisti?O per dirla in modo cristiano e perciò giusto: perchè il Signore permette il successo di queste scheggie impazzite? Forse perchè, come dice un mio vecchio professore,perchè li sta ingrassando per il giorno del macello