martedì 13 aprile 2010

Prof. Reale: Il pensiero teologico e filosofico del Papa è forte e aperto. E questo è considerato molto pericoloso dai suoi avversari (Mecucci)


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«Una cultura sotto attacco»

di Gabriella Mecucci

«Il papa è disponibile a incontrare le vittime dei preti pedofili e la Santa Sede pronta a collaborare con le giustizia»: continua la politica di apertura della Chiesa nei confronti dello scandalo-pedofilia. Lo ha ribadito padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, in un commento alla Radio Vaticana sulla questione degli abusi sessuali commessi da religiosi.
Un tema scottante che sta mettendo a dura prova la Chiesa e sul quale abbiamo chiesto l'opinione del filosofo cattolico Giovanni Reale. Reale è considerato anche un grande saggio ed a lui spesso si ricorre per comprendere meglio la ricerca che sta compiendo il Cristianesimo contemporaneo e le vicende talora laceranti che hanno investito la Chiesa ed in particolare il pontificato di Benedetto XIV. Oggi è in mezzo alla tempesta per uno scandalo grande, ma anche per l'uso che ne viene fatto. Secondo Reale la pedofilia è uno "spunto" per attaccare il Papa. C'è un tentativo di appiccicare a tutti i cattolici "l'etichetta di pedofili". Ma resta uno spunto, finito questo "se ne troverà un altro".

Professore, da giorni e giorni sulla cattedra di San Pietro vengono rovesciate valanghe di accuse. Sono partire dalla stampa americana, ma poi sono arrivate un po'ovunque? Che cosa sta accadendo?

Quello che sta succedendo non mi stupisce minimamente. Del resto lo ha profetizzato lo stesso Gesù Cristo. Ha detto: Perseguiteranno voi così come hanno perseguitato me perché il mondo vi odia in quanto non amate ciò che è suo. Il Papa come testimone sulla terra di Cristo continua a dire cose che per la loro natura intrinsecamente e strutturalmente sono contrarie a ciò che ama il mondo. La ragione degli attacchi è quindi teologica e molto profonda. E questo non lo ha spiegato uno qualsiasi, ma Cristo stesso. D'altra parte ricordate che cosa è capitato al predecessore di questo Pontefice? Non hanno tentato di ucciderlo?

Professore, ma questo attacco parte da motivi contingenti?

Guardi, per comprendere le ragioni di fondo di ciò che sta accadendo non credo occorra guardare troppo al contingente. Pensare a questa vicenda attuale, a questa posizione dell' oggi sarebbe riduttivo. È il mondo che ama solo se stesso e che odia chi lo mette in discussione che si scaglia contro l'artefice di questa critica radicale. Quanto sta accadendo non è altro che ciò che Cristo aveva preannunciato in modo profetico e splendido.

Ma ci sarà qualche ragione specifica che dirotta questa feroce polemica contro Benedetto XVI?

Questo papa dispone di un enorme sapere teologico e filosofico. Ha una grande sensibilità artistica. È, insomma, uno dei papi più dotati culturalmente spiritualmente artisticamente che la chiesa abbia mai avuto. Per anni, nel ruolo che ha esercitato. ha dimostrato queste caratteristiche. Di conseguenza è un uomo agli occhi e alle orecchie degli avversari pericoloso. Chi avversa il Cristianesimo riesce a tollerare meglio un cristiano ignorante, ma non sopporta lo spessore culturale del cristiano. Questo Papa rappresenta proprio ciò che loro non riescono a sopportare. Delle straordinarie qualità di Ratzinger, il primo ad esserne fermamente convinto era Giovanni Paolo secondo. Se vuole le racconto un episodio...

Prego...

Una sera ero a cena con Papa Wojtyla e io gli dissi che la Fides et Ratio era una straordinaria enciclica e che conteneva due idee molto importanti. Prima idea: la fede è metaculturale, cioè non può essere conchiusa in nessuna cultura né in alcuna filosofia. Seconda idea: la chiesa non canonizza nessuna filosofia, quindi San Tommaso non è l'unica filosofia della Chiesa. Mentre esprimevo il plauso per queste due innova innovazioni, Giovanni Paolo mi rispose che erano dovute ai suoi eccellenti collaboratori e mi fece capire che voleva alludere a Ratzinger che proprio negli anni precedenti aveva scritto: basta con la neoscolastica portata come modello unico ed irreversibile di filosofia. Luigi Pareyson diceva: quando un filosofo presenta anche nel modo più intelligente e raffinato Dio, come ce lo spiega? Attraverso categorie umane: si tratta cioè di una forma, seppur sublime, di antropomorfismo. E quindi non è il Dio come è, ma come lo pensi lui. Dio non è quello che tu hai capito - osserverebbe Agostino - è altro. Dire che la Chiesa non canonizza alcuna filosofia, significa fare un passo gigantesco portando ad altezze straordinarie la fedeche diventa metaculturale e metafilosofica. Non è contro la ragione ma oltre la ragione. In sostanza Ratzinger afferma che la parola di Cristo vale di più di quella di qualsiasi uomo per quanto grande.

Insomma, lei sostiene che Ratzinger viene attaccato perchè è un grandissimo Papa e perchè è portatore di importanti innovazioni?

Le idee che ho esposto sono rivoluzionarie. Se la fede non è contro la ragione, ma è sopra la ragione. Se la parola di Cristo vale più di quella di ogni altro uomo, io non mi identifico con nessuna filosofia e dunque posso favorire la circolazione di tutte, confrontarmi con tutte. Chi ha questo tipo di fede è infinitamente più libero di qualsiasi altro, molto più di un laico che può essere maggiormente vicino ad una teoria piuttosto che ad un'altra. E questo,lo ripeto, è rivoluzionario. Ma non è la sola grandezza di questo Papa.

Procediamo nell'analisi del pensiero di Ratzinger...

Questo Papa nella sua prima enciclica ha parlato dell'eros. L'eros - in questo suo scritto - viene recuperato all'interno dell'agape, l'amore divino, e, se accade questo, arricchisce enormemente l'uomo. L'eros non va bene qualora neghi l'agape cristiana. L'amore divino non nega invece l'amore umano, ma lo include. Nella prima enciclica il Papa - e questa è la terza grandezza - dice esplicitamente che il Cristianesimo non è l'incontro con un'idea, ma con una persona. Infine, da quando è Papa, Ratzinger ha contratto la sua figura di intellettuale- teologo e allargato a dismisura quella di pastore. Si diceva: come riuscirà a farsi capire, lui così intellettualmente distante dalla gente comune? E invece ha avuto un gran successo, soprattutto fra i giovani. Ha saputo farsi intendere. Il pensiero teologico e filosofico del Papa è un pensiero forte e aperto. E questo è considerato molto pericoloso dai suoi avversari. L'apertura non significa liquidare tutto. È forte perché mantiene ben fermi alcuni principi e insieme perchè realizza il massimo dell'apertura all'uomodi oggi. E Ratzinger fa tutto questo con la fede che ha, l'intelligenza che ha, la cultura che ha.

La durezza di questo attacco fa temere per il futuro della Chiesa?

La Chiesa sarà sempre avversata e avrà sempre mari in burrasca da attraversare. Gli altri non hanno la forza culturale della Chiesa: cambiano troppo rapidamente pensieri e mode. E poi Cristo ha detto che non abbandonerà mai la Chiesa. I pericoli ci saranno certamente, ma chi ha fede sa che Cristo ha promesso: sarò sempre con voi sino alla fine del mondo. Naturalmente io distinguo la Chiesa dalla Curia. Gli errori li fa la Curia, non la Chiesa.

Mi scusi, ma lei non ha ancora nominato la parola pedofilia che è la ragione per cui si è scatenata questa polemica...

È uno spunto per attaccare il Papa. Ne hanno approfittato e credo che continueranno. Troveranno altri spunti. La pedofilia è un argomento ben scelto perchè colpisce molto e lo scandalo - questo è innegabile - è notevole. Il tentativo che stanno facendo è quello di dire che sono tutti pedofili. Ma non è così. E Ratzinger si è mosso molto bene con forza ed apertura.

© Copyright Liberal, 10 aprile 2010

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