lunedì 5 aprile 2010

Weigel: gli abusi nella chiesa usa vennero affrontati nel 2002. L'attuale controversia ha a che vedere con la guerra culturale in Occidente (Molinari)


Vedi anche:

Affetto e solidarietà al Papa da tutto il mondo. Rapporto governativo Usa sugli abusi (Radio Vaticana)

Damian Thompson: è il momento per il Vaticano a mostrare la stessa "determinazione a sradicare gli abusi" che ha manifestato Papa Benedetto

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Regina Coeli: servizio di Stefano Maria Paci

Considerazioni giuridiche e morali sullo scandalo che ha colpito la Chiesa (Salvatore Gentile)

Il Papa: "Come Gesù è stato annunciatore dell’amore di Dio Padre, anche noi lo dobbiamo essere della carità di Cristo: siamo messaggeri della sua risurrezione, della sua vittoria sul male e sulla morte, portatori del suo amore divino" (Regina Coeli)

MESSAGGIO E BENEDIZIONE URBI ET ORBI: VIDEO INTEGRALE

Jon Juaristi: ormai il bersaglio dei media non sono più i preti pedofili, ma Benedetto XVI! (ABC.es)

Padre Lombardi: sugli abusi notizie fuorvianti. La documentazione sul caso "Teta" parla chiaro (Cardinale)

Il Papa: «Esodo spirituale» per superare crisi morale. Oltre 100mila fedeli per Benedetto XVI (Avvenire)

Mons. Giovanni d'Ercole: "Chiesa sotto attacco: ne usciremo più forti" (Tornielli)

Ottimo Gagliarducci: Ratzinger leggeva ogni rapporto e fece di tutto per contrastare il fenomeno (uno zelo che non tutti vedevano di buon occhio)

Feriti, torniamo a Cristo: riflessione di Julián Carrón

Molto bene Cantalamessa e Sodano: il commento di Luigi Accattoli

Pedofilia, card. Vingt-Trois: C'è una campagna di diffamazione e di calunnia il cui obiettivo è il Papa (Le Parisien)

Pedofilia, dai silenzi alla tolleranza zero di Benedetto XVI. Straordinario articolo di Franca Giansoldati. Ecco la ratio delle norme del 2001!

E' venuto il momento di denunciare le calunnie contro Papa Benedetto. L'inattendibile "scoop" del New York Times (Raymond J. De Souza)

L'arcivescovo di Washington, Donald W. Wuerl: le nuove regole contro gli abusi furono possibili grazie a Ratzinger (Washington Post)

Il Papa: l'umanità superi la crisi profonda e la cultura della morte. Oltre 100mila fedeli in Piazza San Pietro (Izzo)

Mons. Fisichella: il Papa vive la sesta stazione della Via Crucis, l’incoronazione di spine (Giansoldati). Monumentale

L'affettuoso saluto del card. Sodano al Papa a nome di tutta la Chiesa (video)

Card. Scola: il Papa sente l'affetto e la vicinanza di tutti i fedeli. Benedetto XVI ha ha fatto più di tutti per togliere la sporcizia (Izzo)

Il Papa: la Pasqua porti pace e giustizia in Terra Santa, Pakistan, Iraq e nel mondo intero (AsiaNews)

Urbi et Orbi: il Papa chiede una conversione all'umanità "in crisi profonda". Il card. Sodano: Santo Padre, la Chiesa è con Lei (Radio Vaticana)

Intervista di Lucia Annunziata al card. Angelo Scola (video integrale)

Solidarietà al Papa dai detenuti del carcere di Augusta: "Ci sentiamo suoi figli" (Izzo)

MESSAGGIO PASQUALE DEL SANTO PADRE E BENEDIZIONE "URBI ET ORBI" (4 APRILE 2010)

Il card. Sodano: "La Chiesa è con te, dolce Cristo in terra"

Il card. Sodano a Benedetto XVI: il popolo di Dio è con il Papa e non si lascia impressionare dal chiacchiericcio

Ora il Vaticano ammetta gli errori nella comunicazione. Utilizzi qualche "scafato cronista" (Messori)

Messa di Pasqua, rivoluzione nel protocollo. Sodano al Papa: "Tutta la Chiesa è con Lei"

Gli avvenimenti degli ultimi giorni e delle ultime ore nello straordinario commento di Salvatore Izzo (grazie di cuore!)

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Nei giorni della memoria della Passione, il silenzio del papa assomigliava ai silenzi di Gesù tante volte raccontati nei Vangeli (Brunelli). Straordinario commento

Vicenda "Teta", ancora una volta un caso montato sul nulla per imputare alla Chiesa ritardi o coperture, peraltro inesistenti (Tornielli)

Card. Etchegaray: "Benedetto XVI ha fatto e detto più di chiunque altro contro gli abusi del clero" (Galeazzi)

Il criminologo Steffenoni spiega che sulla pedofilia dei preti c’è “furore ideologico (Francesco Agnoli)

Mons. De Rosa: Cantalamessa? Gli ebrei sono sempre permalosi (Asca). Questo vescovo sia subito nominato cardinale :-)

Preti pedofili, la mano leggera di Wojtyla, il pugno duro di Ratzinger. Benedetto XVI rischia di pagare per colpe altrui. Durissimo speciale di Ingrao

L'IGNOBILE CAMPAGNA CONTRO BENEDETTO XVI, IL PAPA CHE PIU' DI OGNI ALTRO HA COMBATTUTO LA PEDOFILIA NELLA CHIESA: LO SPECIALE DEL BLOG

“Il Papa e la Chiesa sotto l’assedio di forze potenti”

George Weigel

MAURIZIO MOLINARI

La Chiesa americana non è attraversata da una crisi di abusi, i problemi reali vennero affrontati nel 2002, l’attuale controversia ha a che vedere con la guerra culturale in Occidente». Così George Weigel, biografo di Giovanni Paolo II e nome di punta del «Centro di Politica e Etica», legge la tempesta di polemiche che dagli Stati Uniti investe la Santa Sede.

Cosa intende per «guerra culturale»?

«La Chiesa cattolica è l’ultimo difensore istituzionale dell’idea che vi sono delle verità morali nel mondo e negli uomini. Vi sono forze potenti in Occidente che ne negano l’esistenza, che ci spingono a credere che l’umanità è plastica e malleabile, che il matrimonio può essere definito dalle leggi, che il sesso è una forma di sport, che gli esseri umani non nati, gravemente malati o handicappati non contano, e che i poteri coercitivi dello Stato possono e devono imporre quello che il cardinale Ratzinger definì la “dittatura del relativismo”. Tali forze vedono nelle mancanze di alcuni figli e figlie della Chiesa, e negli errori commessi da alcune autorità, l’opportunità di distruggere gli insegnamenti della Chiesa».

Perché così tanti avvocati, giornali e tv in America bersagliano il Vaticano? Da dove si origina questa atmosfera di attacchi?

«E’ importante distinguere fra la crisi del 2002 e l’ultima tempesta. Nel 2002 la stampa ebbe un ruolo importante nel portare alla luce episodi di abusi commessi dal clero e il fatto che alcuni vescovi li gestirono male. La Chiesa, che aveva iniziato ad affrontare questi problemi all’inizio degli Anni Novanta, accelerò gli sforzi per disciplinare chi aveva abusato e creare un ambiente sicuro per i giovani nel cattolicesimo americano. Queste misure hanno funzionato. Negli Stati Uniti vi sono 68 milioni di cattolici e lo scorso anno nella Chiesa vi sono state solo sei denunce credibili di abusi. Sono sempre troppe, ma è falsa l’immagine di una crisi che continua».

Sta dicendo che la tempesta odierna ha poco fondamento...

«Dipende da diversi fattori, alcuni dei quali hanno poco a che vedere con la protezione dei bambini: articoli grossolanamente errati sui casi di abusi a Milwaukee e Monaco, che falsificano l’implicazione del Papa; l’incapacità di giornalisti e direttori di comprendere che la Chiesa non è una corporation nella quale il Papa controlla ogni aspetto della vita fino alle parrocchie; opinionisti che vedono l’opportunità di escludere la Chiesa da dibattiti sulla natura del matrimonio e sul diritto alla vita; avvocati senza scrupoli che tentano di mettere le risorse del Vaticano alla portata dei tribunali. La Chiesa e i suoi difensori durante l’ultima settimana erano riusciti a farsi ascoltare, ma padre Cantalamessa ha fatto quegli stupidi e inappropriati commenti, facendo apparire la Chiesa insensibile e inetta. Cantalamessa deve aver irritato Benedetto XVI che ha fatto più di ogni altro teologo moderno per riconoscere il debito al patto di Dio con il popolo ebraico».

Qual è stato l’impatto delle polemiche sui cattolici americani?

«I cattolici seri sanno che la Chiesa ha avuto un problema, lo ha affrontato e oggi è l’ambiente più sicuro per un giovane. In decine di migliaia sono stati battezzati o hanno fatto la comunione alla vigilia di Pasqua e questo dice molto sulla vitalità del cattolicesimo. Ma ogni cattolico serio si augura che la Santa Sede abbia una posizione più ferma, ricostruendo i fatti in maniera coerente, comprensiva e convincente. Adottando misure decise contro quei prelati, ad esempio in Irlanda, che hanno gestito i casi di abusi da irresponsabili».

C’è chi teme un vero complotto contro la Chiesa. Cosa ne pensa?

«Non parlerei di complotto coordinato, ma contro la Chiesa giocano più interessi. Vi sono politici e opinionisti che vogliono distruggere la credibilità della Chiesa, avvocati che puntano a causare danni finanziari al Vaticano, laici anti-cattolici che colgono ogni occasione per colpire la Chiesa e cattolici che perseguono la rivoluzione mai realizzata: fine del celibato, ordinazione delle donne e diminuzione dell’autorità dei vescovi. Ma non si può arrivare a parlare di complotto».

Come giudica il modo in cui il Vaticano risponde alle accuse?

«La lettera del Papa alla Chiesa d’Irlanda è stata commovente e forte. Ma la gerarchia irlandese ha perso credibilità, servono cambiamenti nella leadership. Le risposte della Sala Stampa nelle ultime settimane sono migliorate, ma sarebbe utile se i leader della Santa Sede parlassero di più con i reporter».

© Copyright La Stampa, 4 aprile 2010

Io non penso proprio che padre Cantalamessa abbia rovinato i tentativi di difesa della Chiesa Cattolica. Le frasi sono state solo un pretesto per fare polemica.
Cantalamessa non c'entra. La prova? I giornali di domani ci dimostreranno che qualsiasi cosa il Papa dica o non dica sbaglia sempre per i media.
Scommettiamo
?
R.

6 commenti:

euge ha detto...

GIA'...... Faccio mio il tuo commento Raffaella!

Anonimo ha detto...

Infatti, Raffa. Domani si parlerà dei "silenzi" del Papa in questa Pasqua. La stampa e il messaggero hanno già dato conto delle reazioni estere (der spiegel, nyt etc).
Alessia

Fabiola ha detto...

Gli americani, anche solidamente cattolici, restano sempre americani. Anche Weigel, circa padre Cantalamessa, si rivela approssimativo e poco capace di distinguere e di cogliere l'intenzione profonda dell'omelia.

un passante ha detto...

la verità sai qual'è secondo me cara raffaella? Che stanno facendo qualche conto in base al quale i cattolici saranno destinati a diventare minoranze e, data la loro tendenza a non reagire, minoranze silenziose e, grazie alle divisioni interne, sempre meno organizzate sul piano lobbistico. Probabilmente non conviene più investire sui cattolici ma su altre fasce di consenso e di mercato. E' brutto dirlo, ma la sensazione è che andrà sempre più così. Se aggiungi che certa propaganda, politica e mediatica, vuole sempre che i cattolici siano distanti dalla chiesa (tranne quando devono trovare alibi per le loro disfatte elettorali), diventa gioco facile prediligere come bersaglio la chiesa, soprattutto nel momento in cui a capo ha un papa che proprio di seguire il mondo non ne vuol sapere.
Fanno il conte senza l'oste però. Prendiamo la Bonino: si vantava che i cattolici in realtà erano con lei, gli amici giornalisti nei sondaggi la davano avanti di cinque punti, gli amici uaar le hanno provate tutte per screditare il Papa. Poi, è andata come è andata, e dopo essersi vantata del consenso dei cattolici distanti dalle gerarchie, se l'è presa con Bagnasco per il suo monito pre-elettorale anti-aborto. Si decida una volta per tutte: o sono distanti dalle gerarchie o lo sono da lei.

Raffaella ha detto...

Si', passante!
Immagino che sia anche un "tantino" mortificante per i media e per certi esponenti religiosi constatare che il Papa non ne vuole sapere di piegarsi ai colpi bassi, alle offese, alle richieste di scuse ed alle pressioni incessanti.
Cerchiamo di capirli: e' del tutto ovvio che siano cosi' arrabbiati!
Attenzione pero' a non tirare troppo la corda: negli ultimi giorni media ed affini si sono esposti un po' troppo per non rafforzare la convinzione di un attacco concentrico che non mira a colpire i preti pedofili ma quel Benedetto XVI che piu' di ogni altro si e' speso, da cardinale e da Papa, per ottenere giustizia per le vittime.

gemma ha detto...

per esempio, in tanti anche tra voci autorevoli della Chiesa o addirittura tra qualche denunciatorio hanno detto che il cardinale Ratzinger in diverse occasioni era stato fermato. Possibile che a nessuno dei giornalisti investigativi interessi da chi? Perchè questa pista viene esclusa a priori?